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LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Una storia di omicidi, complotti, segreti ma soprattutto una grande storia d'amore tra due giovani appartenenti a famiglie nemiche. Con Anna Safroncik, Roberto Farnesi, Kaspar Capparoni, Luca Ward, Barbara De Rossi.....

Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » mercoledì 22 aprile 2015, 17:04

Articolo sul lanciatissimo Alessandro Tersigni (Massimo) da TvMia:

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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » mercoledì 22 aprile 2015, 21:26

Articolo su Euridice Axen (Veronica) dalla rivista F:

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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda Nicole79 » venerdì 24 aprile 2015, 21:00

Bell'articolo su Euridice, anche TV Mia gli ha dedicato un articolo :sorriso:

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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » sabato 25 aprile 2015, 11:20

Bellissimo articolo!
Veronica ha ancora molto da dire quindi in questa stagione.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » sabato 25 aprile 2015, 11:35

Articolo da Lettera Donna della rivista Elle:

L'INTERVISTA

LE TRE ROSE DI GIORGIA

di Laura Frigerio
Tivù, libri, cinema. L'attrice si confessa e ammette: «Non so ancora cosa voglio fare da grande».
Si è abituati a pensare alle attrici come ninfe del cinema e della tivù, a volte più attente alla forma piuttosto che alla sostanza. Invece Giorgia Wurth ha dimostrato che non è sempre così. Lei, famosa ma poco amante della mondanità, bella come una bambola di porcellana ma allergica a tutto ciò che è patinato, ha confessato: «Non mi sento per nulla sexy».

SCRITTURA, CHE PASSIONE
La bionda 33enne è tornata a vestire i panni di Tessa Taviani ne Le tre rose di Eva e nel frattempo coltiva la sua passione per la scrittura, che l’ha portata non solo in libreria ma persino all’università. Il suo ultimo romanzo, L’accarezzatrice (che tratta il delicato tema della sessualità vissuta dai disabili) è infatti diventato testo di studio in un corso nell’ateneo Roma 3, nella facoltà di Scienze della Formazione. «Quando sono entrata in aula e ho visto gli studenti con il mio romanzo sul loro banchi mi sono commossa» ha dichiarato, non nascondendo una certa emozione.

DOMANDA: Cosa significa far parte di un progetto seriale come Le tre rose di Eva? Qual è il motivo del suo successo?
RISPOSTA: Forse è inutile dirlo, ma per me è una grande soddisfazione. Questa è una fiction che si muove tra il melò e il thriller, quindi elementi che piacciono al pubblico. È questo mix di intrighi e misteri che lascia le persone incollate allo schermo, risultando così vincente.
D: Il suo personaggio è cambiato nel tempo. Le assomiglia un po’ o è totalmente distante da lei?
R: Si, Tessa è cambiata molto nel tempo. Prima era più cinica, ora invece si sta dimostrando una donna equilibrata, buona e pronta a tutto per aiutare la sua famiglia e le persone che ama. Io mi sento vicina a lei per questo aspetto, mentre per il resto posso dire che è molto diversa da me, soprattutto sul fronte sentimentale: a parte che è sempre passata da una love story all’altra con grande facilità, ma poi io non sarei mai in grado di perdonare un uomo che ha persino tentato di uccidermi.
D: Non le piacerebbe lavorare in una produzione diversa, magari all’estero, come hanno fatto o stanno facendo alcune sue colleghe?
R: All’estero fanno delle serie tivù bellissime, ma la mia preferita in assoluto è 24. Jack Bauer è il mio mito. Io in quel caso, più che recitarci, sarei interessata ad andare sul set per vedere come viene realizzata. Ho più curiosità di questo tipo.
D: Altre serie o programmi che le piace guardare?
R: Seguivo Nip/Tuk, poi per il resto devo ammettere che, pur facendola, non guardo molta tivù perché credo che crei una sorta di dipendenza. A tenermi informata invece ci pensa la Rete, un mezzo in cui credo moltissimo.
D: Una volta ha dichiarato che le piacerebbe condurre un programma politico: ha cambiato idea nel frattempo?
R: No, non ho cambiato idea: credo che sarebbe utilissimo spiegare la politica ai più giovani, soprattutto in un momento come questo. La politica mi ha sempre interessato molto, soprattutto nell’ottica di quello che potrebbe fare per i cittadini. Non a caso mi sono impegnata affinché l’assistenza sessuale ai disabili potesse diventare una proposta di legge. Però un programma così lo farei anche su una tv piccola: non mi interessano le luci della ribalta, ma semplicemente potermi esprimere e fare qualcosa che mi stimola e mi interessa.

D: Come commenta l’attuale situazione italiana? È fiduciosa o sfiduciata?
R: Credo che finalmente si possano vedere dei piccoli spiragli di ripresa, ma ci sono ancora tantissime cose che non vanno. Un esempio per tutti: perché i politici che vengono incriminati rimangono sempre nel loro partito, magari ricoprendo altre cariche importanti? Le cose dovrebbero cambiare, proprio da qui.
D: Ha appena fatto parte della giuria di un festival, Cortinametraggio, dove è stato dato spazio a nuove forme espressive come le web-series e i booktrailer (che lei stessa ha realizzato). Secondo lei il futuro, anche del mondo visivo, passa attraverso la rete?
R: Io devo davvero dire grazie a Cortinametraggio, perché mi ha permesso di approfondire la conoscenza del mondo delle web-series, che è fatto di persone con idee e talento. Mi piace la loro voglia di sperimentare in tutta libertà, avendo a disposizione un pubblico molto ampio, perché grazie a internet puoi arrivare ovunque. Poi negli ultimi anni le cose sono cambiate e ora sta iniziando a crearsi anche un mercato economico intorno a queste produzioni. Questo è un mondo che vorrei esplorare in prima persona, mi piacerebbe tanto farne una.
D: Il booktrailer de L’accarezzatrice le ha fatto venire voglia di fare la regista?
R: Ogni volta che mi viene un’idea penso subito a un libro, non a un film. Certo mi piacerebbe, prima o poi, tornare dietro la macchina da presa, magari per un cortometraggio. Però vorrei prima mettere insieme una bella squadra, come è avvenuto con il booktrailer de L’accarezzatrice. Io, infatti, sono sempre stata convinta di una cosa: se hai una buona idea e dei buoni amici puoi andare lontano, se invece hai solo dei soldi ma niente idee o amici non vai da nessuna parte.
D: Girava voce che il suo libro potesse diventare un film? Conferma o smentisce?
R: Confermo, ma purtroppo non sono ancora riuscita a trovare la persona giusta che possa girarlo.
D: Che requisito dovrebbe avere questo regista?
R: Dovrebbe riuscire a entrare in sintonia con questa storia, avendo rispetto per un tema così delicato e per queste persone in difficoltà.
D: I suoi libri hanno sempre trattato temi delicati: lo farà anche il terzo?
R: Si, ci sto lavorando già da un paio di anni e anche stavolta sta facendo un po’ di ricerche. Si tratta di una storia che, per molti, può sembrare impossibile da raccontare, ma io voglio comunque cercare di farlo. Non posso anticipare nulla, ma sappi che se dovessi mai abbandonare questo progetto ne ho già pronto un altro. Anche questo, naturalmente, top secret (per ora).
D: Attrice, scrittrice e a volte anche conduttrice tivù: ma cosa vuole fare da grande?
R: Potrò rispondere quando lo sarò (grande). Guarda, sono in un momento di transizione, in cui sto riflettendo su quanto voglia mettere ancora la recitazione in primo piano, oppure tentare nuove strade. Una cosa è certa: non credo abbandonerò mai la scrittura. Ora sto valutando se accettare un paio di progetti o prendermi un anno sabbatico all’estero. Staremo a vedere.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda Nicole79 » domenica 26 aprile 2015, 21:39

In edicola troviamo su Confidenze un'intervista a Giorgia Wurth :sorriso:
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » domenica 3 maggio 2015, 13:23

Da Grazia:

ANNA SAFRONCIK: «LE RAGAZZE COME ME NON AMANO I DIVIETI»

Provate voi a intervistare un riccio. A ogni domanda spunta un aculeo. Ti avvicini e provi a parlare della sua vita privata, d’amore e di famiglia, e fa un passo indietro. Anna Safroncik è un riccio: pronto a difendersi e a fuggire. Sì, ci vuole molta cautela con l’attrice protagonista della fiction Le tre rose di Eva, un cult giunto alla terza serie, in onda su Canale 5. Mentre in autunno la vedremo al cinema in due film: nel ruolo di un poliziotto corrotto in Il traduttore, con Claudia Gerini. E come ex moglie di Luca Argentero, in Poli opposti. Poco prima dell’appuntamento con Safroncik mi arriva un messaggio su WhatsApp: «Trattala bene». Scrive un amico sensibile al fascino dell’attrice. Rispondo con l’emoticon della manina che fa ok. E comincio l’intervista.

Televisione e cinema: dove si sente più brava?
«Il mio forte sono le commedie romantiche. Mi piace far ridere: ce n’è molto bisogno. Il mio sogno è diventare la Sandra Bullock italiana».

Sua madre è stata prima ballerina del Teatro dell’Opera di Kiev; suo padre, invece, un tenore. Hanno influenzato la sua scelta di recitare?
«Tantissimo. I genitori ci danno l’impronta di ciò che ameremo e ciò che odieremo da adulti. Io sono cresciuta amando il palcoscenico, gli applausi del pubblico, l’emozione di una scena».

A 11 anni si è trasferita in Italia. Qual è la prima cosa che l’ha colpita del nostro Paese?
«Questa domanda si fa a una straniera: io sono italiana. Ha sentito il mio accento? È romano».

A Kiev però vive ancora una parte della sua famiglia.
«Mio padre, mio nonno e altri parenti. Seguo con angoscia questa guerra. Sono convinta che di quello che sta succedendo ne sappiamo più noi di loro. I russi sono gli ultimi a capire che cosa accade, ascoltano la propaganda del presidente Vladimir Putin e sono convinti di essere nel giusto: cosa che io non credo. Gli ucraini, invece, cercano di sopravvivere a una guerra che non vogliono, si difendono. Ma la verità non la sa nessuno».

Chi sono i suoi fan più entusiasti?
«Le donne. Sono simpatiche. Mi fermano, hanno voglia di chiacchierare con me. Gli uomini sì, ci sono: chiedono l’autografo, fanno il selfie con il telefonino e se ne vanno».

Quanto è importante per lei avere un uomo al fianco?
«Sono una donna indipendente, ho sempre raggiunto i miei obiettivi da sola, senza aiuti. E questo non me lo può togliere nessuno. Però sono davvero felice quando sono innamorata e mi prendo cura del mio compagno». (L’attrice convive con Paolo Barletta, imprenditore di moda, ndr).

Nel film Poli opposti lei è l’ex moglie di Luca Argentero: una donna viziata e capricciosa.
«Un personaggio che non mi somiglia per niente. Io sono seria e precisa. Lei svampita e superficiale».

Ha dichiarato di essere una donna di altri tempi. Che cosa voleva dire?
«Sono più profonda delle mie coetanee, non vado in giro a fare sciocchezze, ho i piedi per terra. Sono una donna di casa e adoro stare ai fornelli. Se mi volete proprio offendere, ditemi che non valgo niente in cucina».

Qual è il suo piatto forte?
«La pasta. Di tutti i tipi, lasagne comprese. E sono anche velocissima, posso tornare dal set e preparare una cena per 80 amici».

La sua serata ideale?
«Detesto le occasioni mondane e sgomitare tra gli squali. Preferisco stare in casa con il mio uomo, i nostri amici e dell’ottimo cibo».

Si è trovata spesso circondata da squali?
«Se sta parlando dei compromessi ai quali una ragazza deve scendere per lavorare, il discorso è presto fatto. Gli squali riconoscono subito il tipo di donna che hanno di fronte. A me qualche proposta è arrivata, ma per pura provocazione, il mio no era scontato».

Cancellerebbe dal suo curriculum il concorso di Miss Italia di quando aveva 16 anni?
«No. È stata mia madre a volere a tutti costi che io partecipassi, sosteneva che in quel modo avrei potuto farmi notare e dimostrare il mio talento. E aveva ragione. Dopo pochi mesi, ero sul set di due film: uno con Diego Abatantuono, Metronotte, e l’altro con Carlo Verdone, C’era un cinese in coma».

Il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha criticato il concorso e ha approvato la scelta della Rai di non trasmettere la diretta.
«In ogni Paese del mondo c’è un concorso di Miss. Meglio Miss Italia dei reality show. Anni fa le ragazzine mi chiedevano come diventare attrici, adesso mi domandano: “Chi può farmi delle belle foto da mandare ai casting?”».

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha recentemente vietato cartelloni pubblicitari e poster dove il corpo della donna è associato all’idea di oggetto. Ha fatto bene?
«Nel cuore di New York ci sono cartelloni alti come palazzi con ragazze in intimo. Non vedo la necessità di vietarli. Ci sono donne che vogliono primeggiare solo per la loro bellezza, altre che vogliono studiare, altre ancora che desiderano essere mamme e puntano sulla famiglia. Ognuna segue il suo obiettivo».

Abbiamo finito. Ringrazio e saluto Anna Safroncik, lei mi trattiene un attimo e dice: «Scusi se all’inizio sono stata un po’ sulla difensiva. A volte, le dichiarazioni vengono stravolte per un titolo a effetto. Ma poi mi sono fidata». Infatti. L’anima del riccio è svelata.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda Nicole79 » domenica 10 maggio 2015, 11:30

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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » giovedì 14 maggio 2015, 13:31

Da TgCom24:

"Le tre rose di Eva", tra Rocco Giusti e Miss Brianza sboccia la passione

Il sex symbol della fiction avvinghiato all'ex reginetta di bellezza Denise Serasi

12:45 - Fino a poco tempo fa si professava single, ma la primavera ha portato una nuova passione nella vita di Rocco Giusti. Novella 2000 ha infatti pizzicato il sex symbol de "Le tre rose di Eva" tra le braccia dell'ex reginetta di bellezza della Brianza, la 22enne Denise Serasi. L'attore la copre di baci appassionati e carezze, perché anche fuori dal set sa come coccolare e far cadere ai suoi piedi le donne.

Nella fiction interpreta Matteo Monforte, un uomo con il cuore bilico tra due donne. Da una parte non riesce a dimenticare la sua ex Laura (Elisabetta Pellini), ma dall'altra è sempre più intrigato da Sara (Martina Pinto). Nella vita reale, però, Rocco non ha dubbi: tutte le attenzioni sono per la sua Denise.
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Re: LE TRE ROSE DI EVA - Copertine e rassegna stampa

Messaggioda veu » giovedì 14 maggio 2015, 13:33

Da Mauxa:

Anna Safroncik: la crescente popolarità dell'attrice, presto al cinema con due film
13/05/2015 12:00

Anna Safroncik, l'attrice protagonista della fiction 'Le tre rose di Eva' è sempre più apprezzata dal pubblico italiano. Prossimamente tornerà nelle sale cinematografiche con i film 'Poli opposti' di Max Croci e 'Il Traduttore' di Massimo Natale.
Anna Safroncik, l’attrice ucraina naturalizzata italiana è la protagonista principale della fiction "Le tre rose di Eva". Dal 2012, anno del debutto della serie tv, il suo inarrestabile successo le ha regalato un notevole accrescimento di popolarità. Presente sulle principali piattaforme sociali, attualmente vanta oltre 390 mila ‘mi piace’ su Facebook e più di 15 mila ‘follower’ su Twitter.

Le tre rose di Eva, la serie tv diretta da Raffaele Mertes e Vincenzo Verdecchi è giunta alla terza stagione. Anna Safroncik veste i panni di Aurora Gori, personaggio che sta appassionando un numero sempre maggiore di telespettatori. Grazie al suo emozionale stile recitativo, l’attrice è stata capace di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico, esaltando la determinazione e il coraggio che caratterizzano la protagonista della fortunata fiction in onda su Canale 5.

Carriera, Anna Safroncik è nata a Kiev nel 1981. All’età di 5 anni ha mosso i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, prendendo parte al cast di alcune opere di repertorio del Teatro. Il suo ingresso all’Accademia Nazionale dello Spettacolo di Kiev ha segnato il suo avvicinamento alla musica, al canto, al ballo e alla recitazione. Trasferitasi in Italia, ha proseguito gli studi coltivando la sua passione per il Teatro. Dopo aver conquistato il titolo di ‘Miss Toscana’ nell’ambito del concorso di bellezza ‘Miss Italia’, ha debuttato sul grande schermo in ‘Metronotte’, diretto da Francesco Calogero. Successivamente alla sua partecipazione in 'C’era un cinese in coma' con Carlo Verdone, l’attrice ha ottenuto importanti ruoli in diverse serie tv, come 'Carabinieri', 'Don Matteo' e 'Vento di Ponente'. Proseguendo la sua attività in Teatro, ha interpretato Cleopatra nell'omonimo musical di Claudio Insegno. Nel 2004 ha raggiunto una grande visibilità con il personaggio di Anna Baldi nella soap opera 'Centovetrine'. È apparsa inoltre nelle serie 'La figlia di Elisa' e nel film 'Al di là del lago'. Nel 2009 è tornata al cinema con 'La bella società' di Gianpaolo Cugno, e 'La Matassa' di Ficarra e Picone. Nello stesso anno ha partecipato anche allo sceneggiato in costume 'Il falco e la colomba' e al 'Ritmo della vita'. Nel 2010 ha recitato nelle serie tv 'Il commissario Nardone' e 'Il commissario Manara'. A seguito dell'ottimo successo riscosso con la prima e la seconda stagione della fiction 'Le tre rose di Eva', nel 2014 l’attrice è apparsa nella miniserie 'Gli anni spezzati' e nella seconda stagione della serie 'Il restauratore'.

Prossimamente, Anna Safroncik tornerà presto nelle sale cinematografiche italiane con i film 'Poli opposti' di Max Croci, e 'Il Traduttore' di Massimo Natale.
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