Regno Novelas

Passa al contenuto

  • Avviso
Attenzione! In rete su alcuni siti vendono telenovelas e hanno utilizzato tra varie foto alcune tratte dal forum Regno Novelas il quale è totalmente estraneo alla vendita. Grazie. Lo staff del Forum Regno Novelas
  • Riconoscimenti
miglior sito In classifica Uno dei più belli 10000 punti ottenuti 50000 punti ottenuti Sito d'argento Sito Gold sito web Super Sito Web

LE TRE ROSE DI EVA 3 - Riassunti

Una storia di omicidi, complotti, segreti ma soprattutto una grande storia d'amore tra due giovani appartenenti a famiglie nemiche. Con Anna Safroncik, Roberto Farnesi, Kaspar Capparoni, Luca Ward, Barbara De Rossi.....

Re: LE TRE ROSE DI EVA 3 - Riassunti

Messaggioda veu » sabato 23 maggio 2015, 14:23

Grazie Nicole.

Riassunto della decima puntata - Venerdì 22 maggio 2015:

Chiesa di Villalba. C'è la celebrazione di un funerale: “Negli ultimi tre giorni abbiamo pregato che potessero salvarsi entrambi” dice il vescovo Carini parlando di Aurora e Alessandro. “Ci sono dolori che separano e ci sono dolori che uniscono” dice il vescovo mentre in chiesa entra Alessandro.
“Questo funerale non ha senso, non ha nessuno senso perché c’è l’assassino di Aurora tra di voi. Non è vendetta che voglio ma giustizia” dice Alessandro. “L’avete lasciata nella mani di questo bastardo qui” dice puntando il dito contro Francesco Maniero prima di mettersi a piangere sulla bara. Nel confessionale Ruggero guarda la scena con le lacrime agli occhi.

“Finalmente è finita” dice Maniero al vescovo. “Non erano questi i miei ordini, perché le hai sparato?” lo ammonisce il vescovo.
“Ho dovuto farlo, aveva visto troppo” dice lo psichiatra che però nei suoi flashback rivive quella sera e si capisce che non è stato lui a premere il grilletto. Il vescovo dice a Veronica di non dire a Maniero che Edoardo è in convento e le dice di dargli la terribile notizia della morte di Aurora.
“È morta Aurora dopo tre giorni di agonia” dice Veronica ad Edoardo. ”È stata uccisa”. “Chi è stato?” chiede Edoardo ma la suora non ha la risposta.

Marzia cerca un confronto con Maniero: la donna gli chiede delle accuse che gli ha mosso Alessandro ma lui le dice che non è vero niente. Nel frattempo la piccola Aurora ha degli incubi e Alessandro le dice che la sua mamma è partita per un viaggio.
“Tu devi arrestare Maniero” dice Alessandro visibilmente sconvolto ad Antonio. Ma il carabiniere gli dice che Davide non è più un testimone attendibile e che non può arrestare lo psichiatra. “Tu e lei avete rapito un bambino, ti possono levare la custodia di Eva lo capisci?” gli dice Mancini. Alessandro continua ad avere diverse domande ancora senza una risposta ed è intenzionato a scavare a fondo.

Tessa nel frattempo si sfoga con Laura: “Io non sono mai stata degna di essere sua sorella. Non mi è mai importato cosa pensassero gli altri di me, ma Aurora mi ha cambiata, lei mi ha fatto capire che la libertà sta nel dire ‘no’, nel rispettare se stessi, nell’amore. E io chi ho scelto di amare? Ruggero. Aurora è morta e mio marito non c’è e io non ho la più pallida idea di dove sia”.
Amina e Ruggero sono sulle tracce di Ferentino e trovano l’ultima casa dove è stato. Sulla scrivania trovano una serie di dvd numerati con la scritta “Ruggero”. “Ti teneva sotto sorveglianza” gli dice Amina. “Adesso vediamo come è andata a finire veramente” dice Ruggero che fa partire il video in cui lui abbassa la pistola e se ne va senza ammazzare Livia. A raccogliere la pistola da terra non è Ferentino, ma un uomo che Livia graffia prima di essere uccisa con un colpo al petto. “So come riconoscerlo, una tigre lo ha graffiato prima di morire” chiosa Camerana.

Al convento torna Davide e il vescovo lo accoglie: “Il peggio è passato, ti aiuteremo a dimenticare questa brutta storia”. Anche Edoardo è convocato da sua eccellenza: “Mi crede se le dico che Maniero ha ucciso Aurora?” gli dice Edoardo. “Mi ha ingannato tutto il tempo, forse ho rubato qualcosa a Maniero e ai suoi complici”. “Complici?” chiede il vescovo cadendo dalle nuvole. “Ma tu li hai visti? E cos’è che avresti nascosto?” ma Edoardo non ha altre risposte solo che gli ritorna in mente Davide.

Massimo intanto porta del cibo a Tessa che si rifiuta di mangiare e di lasciare la sua stanza. “Quando si è soli il dolore fa più male” le dice Massimo. “Vieni con me, fidati”. Massimo la porta a Primaluce: “Tua sorella Marzia ha bisogno di te e tu di lei”. Tessa nel ringraziarlo gli dà un bacio.
Marzia e Tessa poi insieme vanno a Pietrarossa per vedere Eva ma Alessandro blocca la strada a Marzia. Anche Tessa decide di andarsene ma poi Alessandro dice a Marzia: “Aiutami a incastrare quell’uomo. Maniero aveva le chiavi di questa casa lo sai cosa significa?” le chiede. “Aiutami, per Aurora”.

Maniero scopre che alcuni suoi documenti sono scomparsi e lo va a dire a Veronica: “Mi hanno rubato i documenti relativi al dipinto”. Veronica gli chiede perché non li ha presi ad Aurora dopo che le ha sparato ma Maniero confessa: “Io non l’ho uccisa qualcun altro lo ha fatto. L’ho seguita nel bosco ma poi è sparita. Forse l’ha uccisa qualcuno di voi. Dì a suo eccellenza che ritroverò i documenti”. Ma Veronica gli dice di non fare niente: “Ci penseremo noi”.
Ruggero va a piangere sulla tomba di Aurora e trova la lettera che la donna gli aveva lasciato sulla lapide di sua madre. Aurora gli aveva scritto che lo credeva innocente e che avrebbe voluto ricominciare con lui. Fuori dalla cappella c’è Tessa, ma subito dopo arrivano anche i carabinieri: “Ruggero Camerana si vuole costituire perché è innocente e lo vuole dimostrare” dice Amina a Mancini al quale poi mostra il video che hanno trovato.

Maniero nel frattempo chiede a Marzia se per caso è entrata nella sua stanza a prendere qualcosa, la donna gli dice di no ma capisce che allora Alessandro aveva ragione: quella notte Aurora era andata a Primaluce. Intanto Veronica chiama Isabella e le dice che Edoardo è al convento. Edoardo però vuole andare via, vuole dare una mano ad Alessandro per prendere Maniero. Alessandro a casa si prepara una tisana e ha un’allucinazione: a quel punto capisce che Aurora era stata drogata da Maniero che aveva messo qualcosa nel suo barattolo con le erbe.
La situazione per Marzia invece si fa sempre più delicata: la sorella di Aurora comincia ad avere dei sospetti, trova le chiavi di Pietrarossa nella scrivania di Maniero e gli muove delle accuse. Prima che potesse dire altro però lo psichiatra le inietta un farmaco che le paralizza tutti i muscoli: la sua intenzione è quella di simulare il suo suicidio. Ma in casa arriva Alessandro che salva Marzia e inizia una colluttazione con Maniero: nel modo di aggredirlo vede i graffi sul petto dello psichiatra. È stato quindi lui ad uccidere Livia? A Primaluce arrivano anche Edoardo e Isabella; Alessandro insegue con la macchina Maniero mentre i due chiamano i carabinieri e i soccorsi per Marzia.

Maniero chiama il vescovo in cerca di aiuto, al telefono risponde Veronica che non sembra essere interessata: “Mi state abbandonando? Sto andando nel posto dove tutto è iniziato, se non mi venite ad aiutare lo porto fino a voi” le dice Maniero. “Hanno sbagliato numero” dice la suora al vescovo che non sembra crederle. Maniero allora porta Alessandro sul luogo dove è stato ritrovato il primo cadavere: i due hanno una colluttazione.

L’indomani Alessandro si sveglia e trova Maniero impiccato a un albero. “Hai preso l’assassino di Aurora” gli dice Antonio ma Alessandro si continua a chiedere perché l’ha uccisa. Tra le carte dello psichiatra vengono trovati dei documenti sulle proprietà dei Gori ma anche il fondo fiduciario per Davide di cui poi lui sarebbe stato il beneficiario.
“Maniero era disposto ad ammazzarmi perché suicidarsi? Era convinto di farla franca” dice Alessandro titubante. “Abbiamo movente e arma del delitto” gli dice Mancini. Marzia si dispera: “L’ho capito troppo tardi, come potrò mai perdonarmi?”.

Intanto arriva un nuovo personaggio, Clarissa. Il padre carabiniere, poco prima di morire stava facendo delle ricerche sul simbolo del pentacolo: “Un mio amico me l’ha chiesto, glielo devo” le aveva detto. Clarissa in un mobile trova anche un pezzo del famoso dipinto. Gli altri due sono in una stanza dove appesa c’è una delle mantelline rosse usate durante i riti con il pentacolo.

Camerana viene rilasciato e torna a casa. Dopo aver ringraziato Amina chiede di parlare da solo con la moglie: “Per amarti ho permesso che ammazzassero Aurora” dice Ruggero a Tessa. “Amarti è stato lo sbaglio più grosso della mia vita e odio me stesso per averlo fatto”. Tessa gli dà uno schiaffo e se ne va.
Dalle indagini emerge che era stato Maniero ad uccidere Clara e non Edoardo. Dall’esame balistico è stato riscontrato anche che la pistola che è stata trovata tra le cose dello psichiatra è stata quella che ha ucciso Aurora. Ma c’è dell’altro. Mancini mostra il video della morte di Livia ad Alessandro. “Anche Camerana è innocente” conclude Monforte. “Tua madre, il giudice Savio, Clara erano tutti complici di Maniero e lui li ha uccisi tutti” gli spiega Mancini. “Ed Elena? L’ha visto davvero Camerana?” chiede Alessandro. Il carabiniere allora affronta la donna che ama: “La cosa più grave è che hai mentito a me” le dice Antonio. Elena riesce solo a dirgli “mi dispiace” prima di uscire di casa.
“Ho deciso di chiudere Pietrarossa, quella casa ha ucciso prima tua madre e poi te. Non voglio che Eva cresca lì” dice Alessandro sulla tomba di Aurora. “Io ci prova ad essere forte però è dura non lo so se ce la faccio. E poi ci sono ancora troppe cose che non mi spiego, non so ancora chi ti ha ucciso”.

Alessandro torna a La Rupe dove ritrova Elena, Matteo e Sara. Clarissa decide di farsi tatuare sulla pancia la striscia di dipinto che ha trovato in casa da suo padre: c’è nascosto un messaggio, “è il suo testamento” dice alla ragazza che le fa il tatuaggio. Poi Clarissa brucia il pezzo di quadro.

Il vescovo va a trovare Alessandro alla tenuta, con lui c’è anche Davide: “Mi dispiace” dice il bambino. “Mi prenderò cura io della madre di Davide, voglio che tornino a vivere insieme come una famiglia” dice il vescovo. Alessandro lo ringrazia, sa che sarebbe stato il desiderio di Aurora.
Ruggero chiama Filippo: “Prenditi cura di Viola e dille di non cercarmi, dove andrò non troverò più nessuno”. “Presto sarò io il tutore legale di Davide e potrò gestire il patrimonio dei Gori” dice il vescovo a Veronica con la quale parla del ‘suicidio’ dello psichiatra. ”Maniero si è ucciso, non riesco ancora a crederci, nemmeno ha chiesto aiuto… poteva fare i nostri nomi… ma alla fine gli dobbiamo una certa gratitudine perché uccidendosi ha protetto il pentacolo“. Che sia stata Veronica ad inscenare la sua morte? Anche Ruggero va dal vescovo: “Ho perso tutto anche me stesso” dice Camerana e il vescovo lo accoglie dentro il convento.
Edoardo ha deciso di partire con Isabella e va a salutare Alessandro il quale però gli ribadisce i suoi dubbi: “Maniero non era solo, non ho ancora capito cosa voleva da te. C’è ancora un’altra verità, una più oscura. Se scopro che sei stato complice di Maniero io ti trovo e ti ammazzo” gli dice Alessandro.

Veronica sta per fare l’amore con uno sconosciuto: ”Il vescovo crede che tu sia una sua creatura, pensa quando scoprirà che sei mia…” dice l’uomo misterioso di cui vengono inquadrate solo le scarpe.
veu
Amatore
Amatore
 
Messaggi: 3014
Iscritto il:
domenica 28 novembre 2010, 22:25

Re: LE TRE ROSE DI EVA 3 - Riassunti

Messaggioda veu » venerdì 29 maggio 2015, 14:28

Riassunto dell'undicesima puntata - Giovedì 28 maggio 2015:

Alessandro non riesce a smettere di pensare ad Aurora e ai momenti passati insieme; per l’ennesima volta si presenta in caserma. “Il caso è chiuso, Maniero ha ucciso Aurora” gli dice Antonio. Ma per Alessandro non è andata così: “Non ha agito da solo, non ha sparato ad Aurora, e non si è ucciso. Dì che sono pazzo anche io come abbiamo fatto con Aurora”.
Tornato a La Rupe Alessandro dà fuoco alle sue vigne: Matteo, Sara ed Enea accorrono portando dei secchi con dell’acqua ma lui li ferma. “Io non farò più vino, non ha più senso senza di lei”. “Cosa pensi di fare?” gli chiede Matteo. “Cercherò la verità sulla sua morte” gli risponde il fratello maggiore.

A cercare la verità è anche Clarissa che indaga sulla morte di suo padre il quale prima di morire ha chiamato un prete. “Il pentacolo è qualcosa che uccide. Io li inseguo da anni inutilmente; tuo padre si è avvicinato ma l’hanno ucciso” le racconta il frate. “Tuo padre nell’ultima telefonata mi ha fatto solo un nome: Aurora Gori“.
Intanto fa la sua comparsa nuovo personaggio, un uomo che in una stanza di quello che sembra un castello antico ha un sacco di dipinti che sembrano ritrarre proprio Aurora. Ma di chi si tratta? In più nella stanza accanto conserva due pezzi del famoso dipinto che tutti cercano e una mantellina rossa.

Marzia, distrutta per tutto quello che è successo, è intenzionata a lasciare Primaluce. Tessa tenta di fermarla ma la sorella è decisa a lasciare la casa, almeno per il momento. Nel frattempo Alessandro sembra aver trovato lavoro in una fabbrica e a seguirlo da molto vicino è Clarissa. Ed è sempre lei che di notte fa irruzione a La Rupe dove fotografa gli indizi che Alessandro ha raccolto finora sulla scomparsa di Aurora.
L’indomani in fabbrica la donna si presenta: “Noi due abbiamo in comune più di quello che immagini, cerchiamo la stessa verità” gli dice.

Ruggero è in convento e parla con il vescovo di Carini. Camerana sembra voler convivere con la sua colpa senza lasciare posto al perdono. “Camerana lei ha già donato la tenuta Monforte ad Elena, ma vorrei che facesse di più. Donare Ruggero, donare a volte è una grande medicina” lo incita il vescovo.

Clarissa nel frattempo mostra ad Alessandro le sue di ricerche e gli indizi che ha raccolto finora. “Mio padre è stato ucciso sei mesi fa, prima di morire ha fatto il nome di Aurora Gori” gli dice la ragazza. “Lo ha ucciso qualcuno che voleva il frammento di un dipinto” e gli mostra il tatuaggio che si è fatta fare. “Se lo vogliono me lo devono strappare di dosso, se non li ammazzo prima io” continua Clarissa. Alessandro sembra scettico ma decide di fidarsi comunque.

Tutti si riuniscono per l’inaugurazione della “Fondazione Carini” del vescovo che presenta un suo collaboratore, il dottor Ranieri degli Innocenti, responsabile amministrativo della fondazione. È lui l’uomo che si è visto in precedenza. “Di lui vi potete fidare come vi fidate di me...” dice il vescovo.
Ma Tessa, accompagnata da Massimo, è andata in convento solo per poter vedere il marito. “Sto combattendo la battaglia più difficile, quella contro me stesso” dice Camerana alla moglie. “Aurora si è portata via tutto quello che amavo compreso te” gli dice Tessa. “Che delusione che sei, amarti non era una mancanza di rispetto nei confronti di Aurora”. Tessa poi gli dice che non ha intenzione di rimanergli fedele fino a quando lui non le va a chiedere perdono in ginocchio.

Ranieri si scopre essere anche l’amante di Veronica: è lui che le ha dato la veste rossa. “Quanto avrò quello che mi spetta?” gli chiede Veronica che poi si avvicina ai due frammenti del quadro chiedendogli di che si tratta e perché è così importante. “Lo saprai quando avremo tutti i tasselli. Quel quadro porta con sé qualcosa che è stato nascosto e che solo io ho il diritto di avere“.

La piccola Eva ha fatto il compleanno ma Alessandro ha preferito andare in un bar a ubriacarsi piuttosto che andare alla festa. “Non volevo rovinare l’atmosfera” dice a Matteo e a Sara che gli portano delle riprese fatte mentre la bambina spegne le candeline. “Mi chiede sempre di Aurora ma io non ce la faccio a parlarle di lei. Non riesco a dire addio ad Aurora, non ce la faccio a lasciarla andare”.

Dopo che le ha viste, Alessandro mette indietro il nastro della cassetta nella videocamera e trova le riprese che aveva fatto Aurora mentre tutti dormivano e poi il messaggio che aveva registrato quando ancora era convinta di volersi ricoverare in una clinica di Maniero. Un messaggio pieno di amore che convince sempre di più Alessandro a cercare la sua vendetta.

“Voglio lasciare tutti i proventi della mia azienda alla fondazione del vescovo, venderò anche il Borgo” comunica Ruggero a Massimo. “Rivedere Tessa mi ha fatto capire quanto la amo, è ora di liberarla da questo dolore”. Ma Camerana è davvero convinto del suo gesto o c’è qualcosa’altro dietro?

“Con i soldi di Camerana la fondazione farà un passo in avanti. A Roma parleranno di me, ci pensi se un giorno potessi diventare cardinale?” dice il vescovo Carini a Ranieri che lo incita a riprendere le ricerche del quadro prima che Alessandro scopra qualcosa e che Edoardo vada troppo lontano. Carini lo invita ad essere “discreto”.

Tessa allora decide di andare da Ruggero: “Io i tuoi soldi li spendo tutti, li butto al vento piuttosto che vederteli donare per espiare la tua colpa. Non ti libererai di me, almeno finché morte non ci separi” gli dice. Poi Tessa si rivolge direttamente al vescovo Carini e sembra aver preso il carisma del marito: “Non avrà niente del patrimonio Camerana, perché non darò questa soddisfazione né a Ruggero, né a lei“.

Veronica chiede ad Elena di indagare sulla scomparsa di un carabiniere: la Monforte ha avuto le vigne e la tenuta grazie alla suora e al vescovo e se le vuole tenere dovrà fare quello che le chiedono.

Alessandro e Clarissa iniziano le ricerche insieme: lui le dice che ha già visto quel quadro e fanno delle ricerche su internet sul pittore Boccanera. I due si chiedono se per caso anche Edoardo ha un tassello del dipinto ed era questo ciò che cercava Maniero da lui.

Il carabiniere su cui Elena ha dovuto fare ricerche è Enea Marra, lo zio di Sara, che anche lui pare essere coinvolto. Il suo fascicolo è finito in mano a Ranieri. Lorenzo intanto scopre che Laura ha sostituito tutti i gioielli che le ha regalato con dei falsi.

Alessandro e Clarissa incontrano Edoardo il quale si lascia convincere a seguirli per aiutarli nelle ricerche dell’assassino di Aurora. Edoardo lascia quindi Isabella.

Laura va a trovare suo figlio ma ad aspettarla c’è Lorenzo che le chiede spiegazioni. Lei gli dice che ha usato i suoi soldi per comprare una terra in Argentina. “Volevo solo amarti, ma perché mi hai usato?” gli chiede Lorenzo. “Io ti amo come nessuno ti amerà mai, spero di vederti tornare al Borgo”.

Alessandro, Clarissa ed Edoardo vanno alla clinica psichiatrica dismessa "Porta del Cielo" dove c’è il quadro originale che ritrae la "dama rossa". Edoardo si ricorda qualcosa, nei suoi ricordi appare una figura con una mantella rossa correre in un bosco: i tre collegano questa figura con i riti del pentacolo. “Ma unire i pezzi a che serve? Avremmo solo il quadro in versione ridotta” si chiedono i fratelli Monforte. “Dobbiamo aspettare che faccia buio” risponde loro Clarissa.

Tessa nel frattempo stuzzica Massimo e lui non riesce più a resisterle. “Mi aiuterai? Lui me la deve pagare” gli dice Tessa. Massimo quindi la respinge: “Guardati, tu sei meglio di così. Ogni notte ho sperato che te ne andassi dal Borgo per tornare la Tessa che amo. La Tessa che fa l’amore con me non per ferire Ruggero, ma per fare l’amore con me” le dice Massimo parecchio arrabbiato.

Ranieri va a trovare Enea e quasi lo uccide schiacciandolo sotto una macchina che stava riparando: “Furono i Gori prima di morire a consegnarti una vecchia tela che ti chiesero di custodire. Ora devi scegliere tra la fedeltà a un vecchio giuramento o la tua vita e quella di tua nipote Sara” gli dice. Sara chiama Enea per la cena e Ranieri se ne va ma con la promessa di tornare presto. La ragazza riesce a salvare lo zio che non le dice niente del suo incontro.

Al calare del sole, Clarissa illumina il quadro con una luce particolare. ”Il quadro contiene un messaggio nascosto è per questo che l’hanno diviso. Solo chi ha tutti i pezzi può leggere il messaggio per interno e capirne il significato” dice Clarissa. Nel suo tatuaggio si legge la scritta “Ne mancano ancora quaranta”. Cosa dirà il resto del messaggio? Certo è che chi lo cerca è disposto a uccidere per averlo.
veu
Amatore
Amatore
 
Messaggi: 3014
Iscritto il:
domenica 28 novembre 2010, 22:25

Re: LE TRE ROSE DI EVA 3 - Riassunti

Messaggioda veu » venerdì 5 giugno 2015, 14:44

Riassunto della dodicesima puntata - Giovedì 4 giugno 2015:

Tutto il mistero di Villalba ruota attorno al dipinto del pittore Giordano Boccanera. ”Il quadro contiene un messaggio nascosto è per questo che l’hanno diviso. Solo chi ha tutti i pezzi può leggere il messaggio per interno e capirne il significato” ha detto Clarissa durante la scorsa puntata. Nel suo tatuaggio si legge la scritta “Ne mancano ancora quaranta”. Cosa dirà il resto del messaggio? Certo è che chi lo cerca è disposto a uccidere per averlo.

Alessandro e Clarissa ritengono che la chiave di tutto il mistero sia il pittore Boccanera e decidono di andare ad Arezzo. Nel frattempo si scopre che anche Enea, lo zia di Sara ed ex carabiniere, è in possesso di un frammento del quadro.
Clarissa porta Alessandro da un ex collega di suo padre, Mario, al quale chiedono se conosce il pittore Giordano Boccanera. “Tuo padre mi accennò che stava conducendo un’indagine su una setta ma non mi ha raccontato altro” le dice Mario che dà a Clarissa una medaglia al valor civile che il prefetto aveva consegnato al padre. “Si gettò nelle fiamme per salvare Rosa Gori durante un incendio. I Gori gli furono molto riconoscenti a lui e all’appuntato che lo aiutò, Enea Marra” dice l’uomo. Alessandro e Clarissa rimangono senza parole.
Enea nel frattempo alla tenuta, dopo aver chiesto a Sara se è felice, sta indossando la sua divisa da carabiniere e ha preso con sé il suo pezzo del dipinto. Alessandro tornato a La Pergola chiede a Sara se sa qualcosa del passato di Enea, ma la ragazza è all’oscuro di tutto. Frugando tra le carte di Enea trovano una carpetta con il simbolo del pentacolo e una fotocopia del dipinto.
Enea va nel bosco, all’appuntamento con Ranieri che lo aveva minacciato qualche giorno prima chiedendogli il pezzo del dipinto. Nel bosco Ranieri indossa la mantella rossa e l’ex carabiniere, non riconoscendolo dalla voce, gli dice che lo vuole vedere in faccia. Alessandro e Clarissa trovano la macchina di Enea e seguono le sue tracce tra gli alberi. Enea si avvicina troppo, scopre il cappuccio di Ranieri e lo guarda in faccia. “Questo non avresti dovuto farlo” gli dice Ranieri prima di sparargli. “Pensa a Sara…” sono le uniche parole che Enea riesce a pronunciare prima di morire tra le braccia di Alessandro.

Sara si dispera, chiede ad Alessandro chi sta facendogli questo: “Prima Aurora, ora lo zio…”. Nel frattempo Tessa ha deciso di seguire Massimo prima per lavoro e poi in giro. I due sono sempre più vicini e la moglie di Ruggero gli dice che non vuole tornare a Borgo Camerana per la notte.

“Non ci voleva non adesso” grida il vescovo Carini contro Ranieri particolarmente adirato. Sua eccellenza in questo momento sembra essere più preoccupato per la sua carriera visto che tra tre giorni riceverà una delegazione in visita da Roma e non vuole “ombre” sulla sua fondazione. Ma Ranieri insiste e gli dice che a soccorrere Enea c’erano Alessandro e Clarissa, la figlia di Cristian Moscato: “Deve avere una parte del dipinto e io ho intenzione di prendermela costi quel che costi”.

Nel frattempo Tessa e Massimo, che si sono fermati a dormire in un hotel, fanno l’amore.
Ranieri intanto fa irruzione in casa di Clarissa alla ricerca della sua parte del dipinto ma non trova nulla. Alessandro, arriva a casa della donna e la invita ad andare da lui per stare al sicuro.
Edoardo invece ha degli incubi, vede nel bosco una figura con il mantello rosso: è Aurora. Solo un incubo o un flashback? Poi si ricorda qualcos’altro: “È Davide la chiave di tutto”.

Alessandro e Clarissa vanno da un antiquario per sapere qualcosa di più sul pittore Boccanera. “Nei primi anni ’80 sarà successo qualcosa perché cominciò a dipingere queste figure demoniache in modo ossessivo e quando è stato rinchiuso nell’istituto psichiatrico si è fatto portare tutti i suoi quadri precedenti per dipingerci di sopra” gli dice il restauratore che mostra ai due un dipinto che stanno restaurando. Guardandolo con una luce ultravioletta si scopre cosa c’è sotto l'immagine demoniaca disegnata sopra: un ritratto di Arianna Gori, la nonna di Aurora. Le due sono praticamente identiche.

Il restauratore non vuole dire ai due per chi sta restaurando questi quadri, ma una volta usciti Clarissa dice ad Alessandro di aver rubato dei documenti. Quello che scoprono li sconvolge: il committente è la Fondazione Carini.

Clarissa e Alessandro si rivolgono al frate che era amico del padre della donna. “Da troppo tempo nutro dubbi sulla fede del monsignor Carini” dice il prete. “Ora agite anche a nome mio e di ciò che rappresento”.

Edoardo incontra Davide e Lucia, ma Lucia lo respinge, mentre Davide si mette a disegnare per terra il simbolo del pentacolo. “Il pentacolo lo avrebbe protetto, l’ho detto io a Davide” racconta la madre del bambino ad Edoardo. “Sono loro che mi hanno tolto Davide e che mi hanno fatto impazzire ma sono loro che me l’hanno ridato”. Edoardo tenta di spiegare alla donna che è stata Aurora a fargli riavere il figlio. La donna ha paura ma alla fine gli racconta tutto. Dietro il pentacolo c’è la Fondazione Carini che è anche la beneficiaria del patrimonio di Davide. “Abbiamo un bel problema” annuncia Alessandro. “Come dimostriamo che un uomo così influente è un mostro?”.

Ruggero esce dal convento perché ha trovato Ferentino. Camerana ha una sola domanda: “Chi?” e la ripete picchiandolo. “Il vescovo Carini. Era lui a dare gli ordini a Maniero o a me. Ma preferisco morire ora piuttosto che ripetere questo nome davanti a un giudice” dice Ferentino. Ruggero chiama subito Alessandro: i due hanno scoperto nello stesso momento chi sta orchestrando tutto.
“Avrai la tua vendetta ma tu non uccidi in nome di Aurora. L’avrai tutti insieme, uniti, per lei” dice Alessandro a Ruggero che è pronto a sporcarsi le mani di sangue; sembra però che Alessandro sia stato convincente nel dissuaderlo e gli spiega il suo piano.
“Voglio conferire alla Fondazione Carini tutte le mie proprietà” dice Camerana al vescovo tornato al convento. “Vorrei che la mia testimonianza possa far capire alla delegazione di Roma quanto bene lei ha fatto. Ma vorrei occuparmi di persona del patrimonio della Fondazione” continua Ruggero. “Ci devo pensare” gli risponde il vescovo.

Alessandro invece va da Ranieri e gli mostra i quadri di Boccanera. “Perché la Fondazione Carini si occupa di queste cose?” chiede Alessandro. “Io sono solo un contabile non ne so niente” risponde Ranieri. Alessandro continua a fare domande, poi esce dal convento e attacca a viso aperto anche il vescovo: gli dice del fondo di Davide, lo accusa della morte di Aurora. Ruggero allora interviene difendendo il vescovo e dicendo ad Alessandro che si sta sbagliando; Ranieri e Veronica assistono alla scena dalla finestra. Quando Pietro Carini si allontana, i due si scambiano uno sguardo d’intesa.

Lorenzo decide di andare a trovare Matteo e gli dice che Laura sta per lasciare Villalba. “Solo tu puoi fermarla. Pensavo volessi conoscere tuo figlio” gli dice lasciandolo senza parole. Matteo allora va da Laura e la affronta deciso ad andare fino in fondo.
Carini ci è cascato in pieno, pensa di aver ammorbidito del tutto Ruggero e di averlo in pugno: per questo sta pensando di affidargli i libri contabili. Ranieri non è per niente convinto, è preoccupato per quello che ha scoperto Alessandro: “Sei sicuro, papà?” gli dice alla fine Ranieri. Si scopre quindi che Ranieri è il figlio del vescovo Pietro Carini. Ma il vescovo stesso è pienamente certo della fedeltà di Ruggero tanto che mostra a Camerana tutte le sue carte. Carte che prontamente vengono inviate ad Alessandro per i dovuti controlli.
Ma Camerana si spinge anche oltre e va a frugare tra le cose del vescovo direttamente nella sua stanza dove trova la documentazione su Maniero: lo psichiatra aveva pesanti debiti di gioco e il vescovo lo ha aiutato in cambio di “piccoli favori”. Maniero gli segnalava donne con patrimoni che potevano essere facilmente plagiate per poi finanziare la Fondazione Carini.
Durante la conferenza stampa della Fondazione Carini Ruggero smaschera Pietro Carini davanti a tutti i presenti e intervengono anche Clarissa e Alessandro per mostrare a tutti le prove che hanno raccolto. Ranieri si preoccupa subito di distruggere tutti i documenti prima dell’arrivo dei carabinieri. Elena avverte Veronica che Mancini a breve avrebbe eseguito il mandato di arresto.

“Ciò che conta è il tesoro dei Gori, io e tu siamo stati uno strumento per arrivarci. Ora c’è bisogno di un sacrificio, del resto si fa questo per i figli” dice Ranieri a suo padre. Il vescovo allora si mette alla scrivania e inizia a scrivere una lettera mentre i carabinieri bussano alla porta. “Sic transit gloria mundi” pronuncia Ranieri mentre il padre si lancia dalla finestra togliendosi la vita.

Nella stanza di Carini, Alessandro, Ruggero e Mancini trovano la lettera con la confessione del vescovo (che si è sacrificato per proteggere suo figlio). Nella lettera il Vescovo Pietro Carini confessa gli omicidi di Aurora Gori, Christian Moscato e altri. Alessandro però non sembra convinto che sia veramente tutto chiarito.
Nel bosco di notte si consuma l’ennesimo rituale con il pentacolo e Veronica dichiara sciolto il “legame” che unisce le donne con il mantello rosso ”Sorelle, la nostra guida ci ha lasciato. Da oggi dichiaro sciolto il nostro legame. Nessuno saprà di noi se sapremo mantenere il silenzio” dice mentre invita tutte le altre a bruciare le mantelle nel fuoco. Ranieri guarda la scena da lontano.
Alessandro, Clarissa e Mancini vanno a parlare con Veronica la quale gli dice di aver visto in alcuni documenti il simbolo del pentacolo, l’indicazione di un posto preciso nel bosco e una volta di aver notato una veste rossa in un armadio. Per rendere la sua parte ancora più convincente si mette a piangere dicendo che “voleva solo ricominciare una nuova vita”. Alessandro non le crede.
Andando nel punto del bosco che Veronica gli ha indicato trovano i resti delle vesti rosse bruciate la sera prima. Ma Alessandro si rivolge al maresciallo e al magistrato dicendo loro che ancora si è lontani dalla verità e che devono capire cosa nascondono i quadri di Giordano Boccanera per venire a capo dell’intera vicenda, delle morti dei Gori e dei carabinieri che li hanno aiutati.
“Che fine hanno fatto i pezzi del quadro? Perché quel dipinto con il viso di Aurora? Perché tutti i Gori sono stati uccisi? Dove portano le scritte nascoste?”. Sono ancora tante le domande a cui trovare le adeguate risposte.
Ranieri continua ad analizzare i pezzi del dipinto di cui è in possesso e legge il messaggio che celano: “Dove ognuno cerca, dei 14, quando lungo ciò che è vero”. Ma mancano ancora due tasselli per scoprire l’intera scritta.
veu
Amatore
Amatore
 
Messaggi: 3014
Iscritto il:
domenica 28 novembre 2010, 22:25

Re: LE TRE ROSE DI EVA 3 - Riassunti

Messaggioda veu » venerdì 12 giugno 2015, 14:17

Riassunto della tredicesima puntata - Giovedì 11 giugno 2015:

“Manca un movente. Il quadro che c’entra? Enea è morto per questo così il padre di Clarissa”. Alessandro è convinto che ancora non sono stati chiariti tutti i misteri dietro la morte di Aurora e gli altri Gori e ne parla con Edoardo che ha intenzione di lasciare Villalba. “Della dama rossa mi hai parlato solo tu” gli dice Alessandro. Edoardo alla fine si convince a restare a Villalba ancora per qualche giorno. Prima però incontra Clarissa e insinua che tra lei e il fratello ci sia una relazione. Lei per tutta risposta gli dà uno schiaffo.
Elena è preoccupata che Antonio possa scoprire qualcosa. Veronica la tranquillizza dicendole che tutti i documenti che le riguardano sono stati distrutti ma in realtà il carabiniere è ben determinato a rimetterli insieme.
Sara nella divisa da carabiniere dello zio ha trovato una vecchia foto che ritrae i Gori, il pittori Boccanera, i due carabinieri e altre due persone. “Minacciati dal pentacolo i Gori hanno fatto realizzare a Boccanera un quadro con un messaggio e lo hanno diviso in cinque parti” dice Alessandro a Sara e Clarissa. Le altre due persone sono il padre e la zia di Lucia, la mamma di Davide, la quale confessa che suo padre aveva tenuto uno dei cinque tasselli del quadro che è finito nelle mani del vescovo.

Ruggero lascia il convento dicendo a Veronica: “Secondo me tu non eri una delle vittime del vescovo e lo dimostrerò”. Al convento invece fa ritorno la madre superiora e Camerana la invita a “fare pulizia”.
Massimo chiede a Tessa cosa ha intenzione di fare con Ruggero ma lei non gli dice niente. “Non mi aspettavo un comitato di accoglienza, però….” commenta Ruggero notando la freddezza con la quale è stato accolto in casa al suo rientro.
La madre superiora vorrebbe cacciare Veronica dal convento ma Ranieri la convince che è l’unica che può fare chiarezza tra le carte del vescovo. Intanto Antonio ha ricostruito alcuni documenti di Carini e ha trovato il nome di Elena nella lista delle donne che facevano parte della setta. Antonio decide di affrontarla: “Eri una di loro per questo hai testimoniato contro Camerana e tutte le domande che mi facevi sulle indagini erano per passargli le informazioni” le dice il carabiniere. “Pagherai le conseguenze di quello che hai fatto” continua Antonio mentre lei cerca di prendere la sua pistola. Lui però se ne accorge: “A due cose tenevo nella vita: alla mia onestà e al nostro amore. Ora posso salvarne solo una” le dice prima di andare via lasciandola in lacrime.

“Dobbiamo trovare gli altri due tasselli, io voglio la mia parte di quello che hanno nascosto i Gori e la voglio al più presto” dice Veronica a Ranieri convinta che uno ce l’abbia Clarissa e l’altro Edoardo. Ma per lui ormai la donna sembra essere solo un problema e la stordisce: “La tua corsa finisce qui” le dice mentre lei è svenuta dopo aver bevuto del vino.

Antonio nel frattempo presenta una richiesta di congedo anticipato.
“Ero pronto ad affrontare tutto ma questo silenzio no” dice Ruggero a Tessa. “Tutti abbiamo sofferto ma adesso è finita, dobbiamo ricominciare”. Tessa però non sembra intenzionata a lasciarsi tutto quanto alle spalle. “Saprò farmi perdonare” le dice Ruggero ma per Tessa “è troppo tardi”. “Ti ho tradito, tu mi hai abbandonato e alla fine è successo” gli dice.
“Io non so chi sia quest’uomo mi dispiace per lui, potrà solo rimpiangerti perché tu tornerai mia” chiosa Ruggero finendo la discussione.
Antonio lascia la caserma e dice a un suo collega che tutti i ritagli dei documenti del vescovo possono essere destinati al macero. “Non potevo denunciarti non ce l’ho fatta” dice Antonio ad Elena. “Ho tradito quello in cui credo, ho tradito me stesso ma mai fino al punto di tornare con te. Non piangerai molto per noi, mi dimenticherai in fretta perché non sei più quella che ho conosciuto. Eri fragile ma vera, oggi no. Tua madre sarebbe fiera di te” le dice Antonio prima di andarsene.
Nel frattempo Matteo è convinto a intraprendere un’azione legale per riconoscere il figlio avuto con Laura, la quale si confida con Ruggero a cui chiede quale sarebbe la cosa migliora da fare per il bene del bambino.
Ruggero decide di dare una festa. Massimo chiede spiegazioni a Tessa ma lei sembra essere confusa sui suoi sentimenti.
Ranieri decide di telefonare ad Edoardo e gli dice che ha le risposte che sta cercando: “Guardati intorno alla festa di Camerana”.
Anche Alessandro Clarissa e la piccola Eva stanno andando alla festa.
Ruggero pare essere davvero cambiato dopo sei mesi passati in convento. In questo periodo ha capito che l’unico ad aver lottato veramente per arrivare alla verità è stato Alessandro. “Ricominciamo ne abbiamo bisogno tutti” gli dice Camerana che gli chiede scusa per aver dubitato in passato del suo amore per Aurora. Ruggero accoglie in casa anche Viola felice di riabbracciare il padre.

Edoardo invece “riconosce” in qualche modo Ranieri e decide di seguirlo.

Ranieri conduce Edoardo in casa sua e gli dice: “Tu mi conosci e io sono la persona che ti conosce meglio di chiunque altro. Mesi fa sei venuto qui a casa mia a dirmi che potevamo conquistare il mondo. Ma non eri così: eri pronto a liberarti” gli dice il figlio del vescovo che lo porta nella stanza dove ci sono tutti i ritratti di una donna che assomiglia ad Aurora. “Non è Aurora è Arianna Gori, madre di Rosa e mia. Solo che non mi ha voluto tenere, mi ha rifiutato, come Aurora ha rifiutato te. Sei stato tu che ha deciso di rapire e uccidere Aurora, sei stato tu” gli dice Ranieri che lo sprona a ricordare. “Tu hai voluto che Aurora morisse per prenderti la sua eredità, volevi che fosse il tuo risarcimento. Le morti in questa storia portano un solo nome: Edoardo” continua a ripetergli Ranieri ma lui stenta a crederci.
“Ho bisogno di quello che hai rubato, voglio il tassello del quadro, è una mappa che porta al tesoro dei Gori. Torna al pub che gestivi e avrai la prova che io non ti ho mai mentito” gli dice infine Ranieri.
Veronica intanto si sveglia e scopre di essere prigioniera di Ranieri.
Ruggero alla festa fa volare in aria delle piccole luci e dice ad Eva che sono tutte per lei.

A guardarle ci sono anche Clarissa e Alessandro. Lei lo continua a guardare e decide di dargli un bacio, lui però si alza di scatto e va via. Tessa invece finalmente si decide a scendere dalla sua stanza: lo sguardo che si scambia con Massimo fa capire tutto a Ruggero.
Edoardo va al pub a trovare il suo vecchio socio il quale gli dice, dopo essere stato picchiato, che aveva fatto un accordo con Isabella: non doveva dire nulla ad Edoardo in cambio di tutto il locale. “Io non so che storia ti ha raccontato. Lei lavorava qui, poi ha deciso che un giorno eri suo” gli dice il suo ex socio.
Ruggero affronta Massimo: “Forse avrei chiuso un occhio se ti fossi preso il mio denaro ma l’inganno non posso tollerarlo. So di voi due” gli dice. Massimo dal canto suo gli dice che gli è stato amico solo perché gli faceva pena e non per invidia e che è innamorato di sua moglie. Mentre i due discutono dalle scale spunta Tessa. “Voi due non capite proprio” dice a entrambi.

Edoardo decide di affrontare Isabella alla quale chiede di indossare il vestito che metteva quando ballava al locale. Quando il suo socio insiste, Edoardo lo colpisce con una bottiglie in testa. Anche con Isabella rimane fermo e le fa indossare il costume costringendola a ballare per lui.
“Quante cose mi hai nascosto? Mi devi dire tutto” le dice Edoardo. “Avevi bisogno di complici, tua madre ti fece incontrare con il giudice Savio ma a me non dicevi niente. Tu volevi uccidere Aurora per noi, perché mi amavi. Ti ho mentito è vero, tu volevi sentirti innocente e io volevo fartici sentire. Io l’ho fatto per noi due, l’ho fatto per amore” continua Isabella.
Edoardo decide di allontanarsi e mentre è in macchina ha dei flash, si ricorda di una scacchiera nascosta in mezzo al bosco: la scacchiera è la Dama Rossa che ricordava Edoardo. Dentro la scacchiera Edoardo trova un pezzo del dipinto del Boccanera e si ricorda dell’altro che ha preso quando ha rapito Davide.
Clarissa decide di partire; con Alessandro si chiariscono, si chiedono scusa a vicenda ma lei è decisa ad andarsene.
Edoardo invece torna da Isabella, impaziente di recuperare “il tempo perduto”. “Sei tornato te stesso” gli dice la ragazza notando un cambiamento.
Alessandro va al residence da Clarissa. “Tu sei la prima persona che lascio entrare nella mia vita dopo la morte di Aurora. Io mi fido di te Clarissa” le dice Alessandro. “Tu rappresenti per me la speranza, sei l’unica che mi ha dato fiducia che mi ha aiutato a fare giustizia: io questo non lo dimenticherò mai” continua prima di abbracciarla.

Edoardo torna da Ranieri con un tassello del quadro. “Un quinto del dipinto, un quinto del tesoro” gli dice Raniero ma Edoardo vuole la metà. “Io ti concedo di dividere la metà con me. Io so dov’è quella di Clarissa”.

Si chiarisce il ruolo di Ranieri: sia lui sia Edoardo cercano vendetta nei confronti dei Gori ed è per questo che vogliono impadronirsi del loro tesoro. Ma per trovarlo devono mettere insieme tutti e cinque i pezzi del dipinto. Ne manca uno solo: quello di Clarissa.

“I figli sono le nostre colpe” ha detto il vescovo Carini prima di morire. Alessandro riflette su questa considerazione ricordando anche un passaggio della lettera che Carini ha lasciato e guarda una foto che si stacca dalla parete: nella foto ci sono lui assieme ad Aurora e a Eva su una spiaggia. “Il vescovo ha un figlio e la madre potrebbe essere Arianna Gori. Ha un figlio e noi dobbiamo trovarlo” dice Alessandro al telefono a Clarissa. Lei allora gli dice che sarebbe venuta a La Rupe ma Edoardo la aspetta a metà strada e arriva prima e la investe. La ragazza sviene e lui la rapisce.
veu
Amatore
Amatore
 
Messaggi: 3014
Iscritto il:
domenica 28 novembre 2010, 22:25

Re: LE TRE ROSE DI EVA 3 - Riassunti

Messaggioda veu » venerdì 19 giugno 2015, 16:30

Riassunto della quattordicesima puntata - Giovedì 18 Giugno 2015:

Alessandro non riesce a rintracciare Clarissa che è stata rapita da Edoardo il quale l’ha portata da Ranieri per fargli vedere il suo tatuaggio. “L’ultimo tassello del quadro la mia ricerca è finita”.
“Chiunque lo può trovare dove ognuno cerca, dei quattordici quando ne mancano ancora quaranta, lungo ciò che è vero” recita quindi il messaggio intero. Indica un luogo ben preciso, ma quale?

Alessandro chiede aiuto a Ruggero per ritrovare Clarissa: hanno capito che Raniero è il figlio del vescovo e di Arianna Gori e la soluzione per Camerana è “cercare i soldi”.
Nel frattempo Ranieri riesce a decifrare il messaggio e decide di dare fuoco a tutto quanto.
Ruggero e Alessandro arrivano alla sede legale della Fondazione Carini, ovvero casa di Raniero. Lì Alessandro trova in una camera da letto delle scarpe, un lungo vestito nero e dei trucchi, tutte cose che appartenevano a Veronica. Poi la scoperta di tutti quei ritratti, così somiglianti ad Aurora. “È Arianna Gori da giovane” dice a Ruggero che è entrato nella stanza rimanendo sbalordito.

I due poi vedono del fumo provenire da una stanza vicina e riescono a salvare dalle fiamme sia Clarissa che Veronica, rimasta rinchiusa nelle segrete.
Matteo va a Borgo Camerana, attacca Ruggero chiedendogli dove si trovano Laura e suo figlio. Ruggero gli dice che è stato lui a consigliarle di partire: “Non sei ancora un uomo, figurati un padre”. Poi a Tessa confessa che non voleva nemmeno che la donna rimanesse con Lorenzo. Il nipote però lo sente e quasi lo investe con la macchina. Massimo interviene e lo salva.
“Ranieri è un figlio nato fuori dal matrimonio e non riconosciuto. Lui si sentiva tradito da quel rifiuto, voleva essere un Gori ma quando ha scoperto che c’era Aurora ha fatto in modo di venire a Villalba” dice Clarissa ad Alessandro. I due ricostruiscono tutta la storia. I Gori sanno di essere minacciati da una setta, quando Arianna Gori scopre che a capo della setta c’è Carini pensano che per loro non ci sia più scampo. Prima di morire i Gori vogliono che la loro unica figlia riconosciuta, Rosa, si trasferisca a Pietrarossa. Il tesoro quindi deve essere a Villalba.
Ranieri ed Edoardo arrivano da Isabella. “Il tesoro si trova dove tutti lo cercano, in chiesa” dice Ranieri. Quattordici sono le stazioni della via Crucis, quaranta sono i passi. I tre arrivano alla nona stazione della Via Crucis, “lungo ciò che è vero” invece deve essere la croce. Nel disegno in chiesa sulla croce i tre trovano scritta la parola “cripta”. Sotto l’altare trovano una cripta: il tesoro deve essere lì.

Clarissa viene a sapere che Giordano Boccanera era a Villalba per restaurare gli affreschi della chiesa.

Ranieri, Edoardo e Isabella trovano uno scrigno pieno di gioielli del Rinascimento: “I Gori erano orafi da generazioni” dice Edoardo. Ranieri invece trova un medaglione all’interno del quale c’è una foto di sua madre e una sua foto di quando era piccolo. Edoardo però trova anche un coltello con il quale pugnala Ranieri: “Hai ragione io il tesoro non lo voglio dividere con nessuno”. “Mi hai aperto gli occhi su chi sono, sull’uomo che posso diventare dopo la morte di Aurora” dice al figlio del vescovo che prima di morire desiderava solo stringere il medaglione della madre.

Subito dopo che Edoardo e Isabella lasciano la chiesa arrivano Alessandro e Clarissa che trovano Ranieri in punto di morte: “Mio padre mi ha mentito, mia madre mi teneva sempre con sé al collo” riesce a dire prima di morire.
“Questo tesoro chiama morte non so se dobbiamo tenerlo” dice Isabella ad Edoardo una volta tornati a casa. “Ma di che hai paura che ci sia una maledizione? Il carattere dell’uomo è il suo destino e da adesso in poi il mio destino è prendermi quello che voglio, quando voglio e come voglio” le risponde.

Nel frattempo a Borgo Camerana va in scena in triangolo Massimo-Tessa-Ruggero. “Sai Ruggero se c’è ancora da qualche parte la Tessa che tu dici di amare l’ha tenuta in vita Massimo” dice la donna. “Tu sei anche altro oltre l’uomo che io ho amato e di quell’altro io non sarò mai”. Massimo decide quindi di lasciare la tenuta nella speranza che Tessa lo segua.

“Nessuno dubiterà di noi. Se fossimo stati noi perché mai rimarremmo a Villalba per sposarci? Poi partiremo per il viaggio di nozze in barca, che faremo affondare in pieno Mediterraneo dove sarà impossibile trovare i nostri corpi” dice Edoardo. “Quindi sposarmi è una specie di alibi?” chiede Isabella. “Io non sono il principe azzurro e tu non sei la bella addormentata” le risponde Monforte. “Ma avremo tanti soldi e ci divertiremo”.

Intanto Veronica Torre non è morta ma la polizia e gli investigatori hanno fatto pubblicare la notizia sul giornale nella speranza che in questo modo salti fuori anche l’ultimo complice; la strategia viene comunicata ad Alessandro e Clarissa.
Massimo mentre è in macchina con Lorenzo ci ripensa: vuole rimanere a Villalba. Il fratello gli dice “va bene” ma solo a una condizione: “Dobbiamo farla pagare allo zio”. Nel frattempo Tessa scrive una lettera a Ruggero: “Non posso scegliere tra te e Massimo non sarebbe giusto. Adesso devo stare da sola”.

Edoardo e Isabella annunciano le loro nozze a Alessandro e a Elena.
“Io ci vengo al tuo matrimonio ma prima tu confessa quello che mi hai raccontato in carcere, che hai ammazzato Eva Taviani e Amedeo Torre” dice Alessandro a Edoardo.
Alessandro intanto va in ospedale dove Veronica lotta per rimanere in vita. “Perché non mi hai lasciata morire? Ti devo la vita e non è un debito che mi piace avere con te” dice la donna. “Io non lo so chi è il complice di Ranieri“. “Strano, visto che eri la sua amante. Nella villa ho riconosciuto alcuni tuoi oggetti. Non lo dirò a nessuno ma voglio sapere chi ha sparato ad Aurora” le risponde Alessandro.
“Maniero non è stato me l’ha detto, il vescovo non si sarebbe mai sporcato le mani, Ranieri lo so per certo non è stato” dice Veronica. “Ranieri non mi diceva tutto”. “Tu dov’eri quando Aurora è stata uccisa?” le chiede allora Alessandro. “Non sono stata io, chiunque l’ha uccisa ha poi nascosto la pistola da Maniero, per farla trovare dai carabinieri. Questo significa che è stato qualcuno che aveva accesso a Primaluce” dice alla fine Veronica.
Alessandro armato di pistola interrompe Isabella ed Edoardo che stavano andando in chiesa: “Non ci sarà nessun matrimonio. So chi ha ucciso Aurora, è stata lei. La notte in cui è stata uccisa solo io e lei sapevamo dov’era” dice Alessandro che quella sera le aveva lasciato un messaggio al cellulare. “Sapevi che Aurora sarebbe tornata alla casa sul lago, sei andata al molo e hai aspettato e poi hai sparato” continua Monforte. “Lei ha messo la pistola in camera di Maniero dopo che lui si era impiccato”.

Isabella nega ma poi dice: “Io dovevo farlo, l’ho fatto per te, per noi due, per il nostro amore“. Edoardo convince Alessandro ad abbassare la pistola ma quando lui sta per chiamare i carabinieri lo colpisce con un candelabro e fugge con la fidanzata. Intanto Alessandro si riprende.

In auto, mentre Alessandro li insegue, Isabella racconta a Edoardo come sono andate le cose quella notte: Aurora aveva scoperto che lui era coinvolto nel suo rapimento e voleva denunciarlo. Lei l'ha uccisa per salvarlo dal carcere. “È andata come ha detto Alessandro. Ho visto Maniero uscire da Primaluce e subito dopo Aurora che aveva le prove della tua complicità. Così le ho sparato e ho preso i documenti. L’ho fatto soprattutto per te, avresti passato la tua vita in carcere” confessa Isabella ad Edoardo mentre scappano in auto.

Edoardo riesce a seminare Alessandro, che chiama Clarissa.
Clarissa dice ad Alessandro che hanno messo dei posti di blocco in tutto il territorio di Villalba e Edoardo e Isabella non possono andare lontano.
Edoardo porta Isabella in un luogo sperduto, una cava, dove fa chiarezza su quanto accaduto prima che lui perdesse la memoria.

“Il mio incidente, quando ho perso la memoria ora so come è andata ed è una storia un po’ diversa da come me l’hai raccontata. Mettiamo le cose in ordine. Io dovevo uccidere Aurora a Rondici ma quando dovevo farlo non ci sono riuscito così l’ho nascosta alla diga per prendere tempo con i miei complici. Ho ucciso il sicario di Ranieri, (colui che ha ucciso l’altra ragazza che era pure una Gori, trovata morta nella prima puntata, ndr). Nella sua macchina ho trovato Davide ancora in vita nel bagagliaio. Ho sfregiato la ragazza, ho disegnato il pentacolo per depistare le indagini e volevo minacciare Ranieri con il pezzo di quadro che ha trovato. Poi tu però ti sei arrabbiata perché volevi che uccidessi Aurora e hai causato l’incidente in macchina” le dice Edoardo.
“Io ti ho amato, ho amato il vero Edoardo, sempre” gli dice Isabella. “Anche io ho un segreto. Aurora ha sempre avuto un potere su di me, mi costringeva ad essere migliore anche contro la mia volontà. Il mio segreto? Io non ti ho mai amata perché ho sempre amato Aurora” le dice Edoardo prima di spingerla da un burrone uccidendola.

Edoardo poi chiama Alessandro: “Si è buttata giù. L’ha fatto dopo avermi confessato che è stata complice di Maniero. Scusa se ti ho colpito ma non potevo lasciare Isabella senza prima sapere la verità. Mi ha mentito sin dal primo giorno perché avevo scoperto il loro piano, avevo provato a fermarli, a salvare Aurora” gli dice Edoardo. “Ma perché Maniero non ti ha ammazzato subito?” gli chiede Alessandro dubbioso. “Se ti stessi mentendo non ti farei vedere questo? Lei aveva il tesoro, lei ha ucciso Maniero. Per fortuna tu l’hai scoperta” dice a questo punto Edoardo mostrando quello che c’è nella macchina: una parte del tesoro dei Gori.
Edoardo tornato alla tenuta Monforte dice poi ad Elena: “Ho passato troppo tempo a cercare di essere un bravo ragazzo. Adesso voglio vivere. Compreremo tante vigne e diventeremo grandi” dice alla sorella e assieme a Elena promette guerra a Ruggero Camerana. Poi torna nel luogo in cui ha ucciso Isabella e dove aveva nascosto l'altra e più larga parte del tesoro dei Gori: “Ti ho fregato Alessandro” dice tra sé.

“Hai ucciso tu Isabella” dice Alessandro al fratello. “Aurora ha avuto giustizia” dice Edoardo. “Cosa sapeva di te Isabella?” incalza Alessandro. “Perché Isabella ha ucciso Aurora? Non credere di averla fatta franca Edoardo. Sei libero ma non hai nulla di buono nella tua vita. Hai vissuto dei sogni miei e di Aurora perché di tuo non avevi nulla. Sei libero ma questa liberà ti peserà addosso come una condanna e spererai che venga io a concederti la fine. E verrò” gli promette.
Edoardo poi rintraccia Veronica uscita dall'ospedale: “Perché non hai fatto il mio nome ad Alessandro? Ho molti progetti per il futuro non li vuoi sapere?” le dice. “Villalba è il mio mondo e può diventare anche il tuo” le dice. Veronica accetta il suo aiuto e si allontana con lui in macchina.

“A voi che mi siete stati vicini voglio dire che intendo riaprire Primaluce” dice Alessandro parlando in chiesa alla comunità dando il suo saluto ad Aurora che arriva dall'aldilà e gli appare davanti come spirito. L'immagine sorridente di Aurora benedice il suo uomo e dandogli il consenso di ricominciare a vivere. Come infatti accade. Alessandro capisce che è arrivato il momento di dire addio ad Aurora e di andare avanti con la sua vita.

A Primaluce si ritrovano anche Tessa e Marzia, che è tornata da Firenze.

A Clarissa invece viene proposto di tornare in servizio attivo nei carabinieri. Alessandro la ringrazia e i due stringendosi si dicono che si vorranno sempre bene. Clarissa decide di lasciare Villalba. Saluta Alessandro promettendo di tornare.

Anche Ruggero va a Primaluce: “Noi torneremo insieme, la storia di noi due non può finire così” dice a Tessa.

Matteo e Sara sono di nuovo uniti.

“Faremo un grande vino a Primaluce e lo faremo per Aurora. E lo faremo insieme, come Aurora avrebbe voluto” dice Alessandro abbracciato a Tessa, Marzia e alla piccola Eva.

Termina così la terza stagione de Le Tre Rose di Eva.
veu
Amatore
Amatore
 
Messaggi: 3014
Iscritto il:
domenica 28 novembre 2010, 22:25

Precedente

Torna a Le tre rose di Eva

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

regnonovelas.altervista.org indicizzazione motori ricerca PageRankTop.com

  • Link utili